Continua a suon di decreti, pacchetti sicurezza e ancor più veloci ordinanze o regolamenti comunali l’attacco ai danni delle più elementari forme di socializzazione.
A Verona, giovedì 19 luglio è stato approvato il nuovo “regolamento per
la disciplina delle attività rumorose” senza neppure un contrario in
seduta. Eccolo qui.
Abrogata la vecchia ordinanza “anti-bonghi” (così ritengono opportuno definirla i giornalisti del giornale L’Arena) il regolamento all’articolo 30 impone un’ulteriore limitazione nei confronti di quello che in termini burocratici viene definito “uso temporaneo di apparecchiature rumorose o strumenti musicali su area pubblica”: è infatti consentito suonare dalle ore 8.00 fino a non oltre le ore 22.00 (!!!) con interruzione pomeridiana dalle ore 12.30 alle ore 15.00, indipendentemente dal luogo e dal giorno della settimana, indipendentemente dall’effettivo disturbo recato. Viene poi vietato l’uso di strumenti, a fiato ad eccezione dei flauti, o a percussione, salvo espressa deroga contenuta nell’autorizzazione ad occupare lo spazio pubblico.
La città insomma deve tacere, se non previa autorizzazione.
Alle dieci tutti a nanna. Gioiscono i vecchi bigotti, tripudiano le tv e le industrie farmaceutiche. Benvenuti a Verona, città dei morti viventi.
Dopo le 22.00 si potrà andare ad ubriacarsi e intonare cori da stadio nei plateatici dei bar alla moda in gestione agli amici del Sindaco. Quelli non disturbano.
Sogni d’oro bambini.
nessu pregiudizio bea. prova a passare da piazza erbe quelche venerdì sera, poi mi sai dire. in questi mesi abbiamo avuto modo di raccogliere in piazza le testimonianze di cittadini che da tempo lamentano la situazione al comune. non mi pare di aver letto di nessuna specifica ed immediata ordinanza, tantomento di interventi della celere con tanto di pestaggio.
mi chiedo invece cosa centri il discorso sull’alcool e sulla “droga”. anzitutto immagino tu ti stia riferendo a qualche spinello perchè al limite di quello si tratta. fammi capire, credi che nei locali, nei bar di provincia, nelle discoteche, negli uffici, nelle caserme.. ne giri di meno? vogliamo affrontare seriamente un discorso sull’uso ricreativo delle droghe leggere e sulle “efficentissime” leggi proibizioniste o citi la cosa giusto per evadere dal punto della questione?
aldilà delle simpatie del sindaco, ti pare giusto proibire e sanzionare un comportamento, nello specifico il suonare uno strumento, indipendentemente dall’effettivo disturbo che crea?
Premetto che la frase “Dopo le 22.00 si potrà andare ad ubriacarsi e intonare cori da stadio nei plateatici dei bar alla moda in gestione agli amici del Sindaco. Quelli non disturbano” lascia un pò a desiderare per il semplice fatto che mostra un pregiudizio basato su fonti errate.
Ciò che mi stupisce è che non si parla della droga che girava tra quei cari ragazzi che suonavano i bonghi, dell’alcool o semplicemente delle mille lamentele dei cittadini. Forse determinate cose andrebbero fatte in luoghi più adatti come pub, locali, o zone abilitate per tali concerti o raduni musicali, così non si rischia di disturbare. Concludendo, credo che sia
ipocrita affermare che il Sindaco faccia favoritismi o che ci siano cori da stadio, solo per dar prova che i giovani che non sono favorevoli alle misure di Tosi, sono discriminati. Se si parte da questo pregiudizio è non si va da nessuna parte.
Ma ognuno ha le sue idee…