Se sei riuscito a smettere di ridere dopo questo puoi affrontare il nuovo contributo di Alessandra Vaccari alla storia del giornalismo e al buonumore dei suoi lettori.
L’Arena, Venerdì 10 Luglio 2009.
PIAZZA DANTE. Srotolati striscioni contro il G8 e contro le limitazioni. I vigili denunciano due suonatori. Uno di loro era già stato identificato nel corso di un precedente blitz.
Alessandra Vaccari
È diventata una sfida con l’amministrazione comunale. È diventato anche un avvenimento politico perchè gli striscioni «L’Onda non si arresta. Liberi tutti» riferiti ai ragazzi incarcerati per i fatti del 18 maggio scorso all’università di Torino, manifestazione contro il vertice internazionale in cui è coinvolto anche un veronese e quelli contro il G8 in corso a L’Aquila, srotolati l’altra sera, o quello con scritto: «Basta Stato di repressione», non lasciano certo dubbi. L’ultimo atto dei disubbedienti di piazza dei Signori è costato due verbali ad altrettanti giovani. Uno di loro, tra l’altro, era già stato sanzionato.
Sotto lo sguardo di Dante, continua il gioco delle parti che va in scena ormai da due mesi. Ai ragazzi si sa, basta vietare per spingerli a trasgredire. Così l’ordinanza sindacale che vieta suoni di tamburi o musica dopo le 22 ha alimentato una kermesse improvvisata che sarebbe probabilmente morta da sola da un pezzo. E invece il divieto ha nutrito questo appuntamento.
L’altra sera le pattuglie della polizia municipale erano in piazza dei Signori, agenti e ufficiali lì a verificare in attesa delle disposizioni. Con loro anche polizia di Stato e carabinieri. Inutile tentare di porre fine alla partecipazione di giovani che hanno continuato ad affluire: in 300 circa, sempre meno studenti universitari, sempre più appartenenti ai centri sociali. Per molti un appuntamento come tanti, per altri il veicolo di propaganda politica. L’altra sera cancelli della loggia di Fra’ Giocondo chiusi, anche per evitare il solito insudiciamento e conseguente raccolto di mozziconi, lattine e bottiglie abbandonati a terra. Spettacolo di artisti di strada con giochi di fuoco anche pericolosamente in bilico sulle balaustre di cemento della Loggia che hanno retto secoli di storia e meno incuria e vandalismi.
E ancora la lettura della poesia operaia di Ferruccio Brugnaro con «Vogliono cacciarci di sotto», titolo della prima raccolta di poesia militante e rivoluzionaria edita già nel 1975 da Giorgio Bertani. Siccome le ordinanze vanno rispettate, la polizia municipale, braccio in divisa dell’amministrazione comunale, deve eseguire. E così due giovani sono stati identificati. Per loro un verbale che porterà a una multa di cento euro. In attesa di mercoledì prossimo.
Non stiamo a replicare alle scemenze, non ne vale la pena. Le piazze sono storicamente luoghi di socialità, normalmente vissuti e frequentati, Alessandra. Quello del mercoledì in Piazza Dante è un appuntamento nato spontaneamente nel giugno dello scorso anno, ben prima del teatrino politico e mediatico degli ultimi mesi. Proseguirà fino a quando ci saranno ragazze e ragazzi, studentesse e studenti, giovani e meno giovani che avranno voglia di passare una serata insieme a chiaccerare, suonare la chitarra, ballare, bersi una birretta. Questo indipendentemente dalle ordinanze e dai tuoi articoletti. Nel contesto oramai disumanizzato del centro storico viene implicitamente affermata una differenza, gioiosa e vitale. La reazione la lasciamo ai politicanti e ai professionisti della carta stampata, seri e capaci come te. Stacci bene e tienici aggiornati sulla figlia di Anna!
Bonghisti/disubbedieti/vandali/
appartenentiaicentrisociali/writers/satanisti
in direzione ostinata e contraria :)